Jack/Gwen, Abbiamo tua madre. Abbiamo tuo marito. Abbiamo la tua bambina ... Portaci Jack.

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Andy.Floyd
view post Posted on 25/2/2013, 11:32




Questa fiction è una traduzione dell'omonima che potete trovare al sito: www. fanfiction. net


Ultimatum

Sin da quando lo aveva incontrato, sapeva che la sua vita non sarebbe mai stata la stessa. Quando lui se ne andò, lei realizzò di non volere che ciò accadesse. Lei amava suo marito, sua figlia, ma la sua vita non era normale. Lei aveva a malapena ciò che le altre persone facevano. Che idiota egoista a pensare che il suo passato l'avrebbe lasciata scappare. Che stupida a pensare che lei ...gliel'avrebbe permesso. Ogni volta che doveva affrontare la scelta tra Torchwood e la sua famiglia, lei faceva sempre dei compromessi. Lei si era divisa in due donando metà del suo cuore a Rhys e l'altra... Quando lui se ne andò, aveva fatto una scelta per lei, o almeno così lei aveva pensato. Quando lui tornò indietro fu chiaro che una parte di lei se n'era andata con lui, ma doveva pensare a sua figlia. Non poteva fare dei compromessi con le loro vite. Non quando lui ne aveva vissute così tante.

Lei doveva crederci. che ciò era giusto, che questo era quello che voleva, perchè non poteva mentire a se stessa.Non poteva giustificare lo scambio di una vita per un'altra. Ma non era solo una vita...

Abbiamo tua madre. Abbiamo tuo marito. Abbiamo la tua bambina. Tutto ciò risuonava continuamente nella sua testa. Riporta indietro Jack.

Era ciò che lui voleva. Tieni duro con la tua vita, Gwen Cooper.

Ma quindi.. Stiamo bene assieme vero? Tu ed io.

Come poteva tradirlo quando lei era tutto ciò che lui aveva lasciato!

Si girò bruscamente e corse verso la cabina dietro di lei, vomitando dentro la scodella di porcellana. Una volta finito, si appoggiò contro la fresca parete piastrellata e cercò di riprendersi respirando profondamente. Come è potuta essere tanto stupida! Lasciando la sua famiglia senza protezione per i suoi concetti idealisti. Nella sua testa cominciarono a formarsi numerosi piani e modi per avvertirlo. Lui poteva aiutarla, insieme potevano definire un piano per salvare la sua famiglia. In quel momento non voleva niente di più che correre tra le sue braccia e sentirlo promettere che tutto sarebbe andato bene.

Non rimuovere le lenti.. o i tuoi cari saranno inceneriti. Lei sussultò e combattè disperatamente per trattenere le lacrime mentre l'altro aveva ripreso a scrivere.

Vai da lui e aspetta ulteriori istruzioni.

Capisci? Fece dei cenni convulsi col capo e si alzò dal pavimento. Non c’era tempo per collassarsi ora. Ancora una volta la scelta era stata fatta. Sapeva cosa doveva fare.

Non appena uscì dal terminale, con le guance sudate e il cuore che batteva all’impazzata, si preparò per vederlo per l’ultima volta. Non importava se ce l’avessero fatta da vivi o morti, dopo tutto la morte era priva di senso adesso. Se fossero sopravvissuti o meno, lui non l’avrebbe più guardata di nuovo in quel modo.

xxxxxx

Eccola qui! Jack sorrise non appena entrò nell’appartamento, camminando verso di lei e avvolgendola tra le sue braccia in un abbraccio affettuoso.

Lei rimase per più tempo di quello che aveva, respirando il suo profumo familiar mentre seppelliva la sua testa nella curva del suo collo. Lui doveva aver notato che qualcosa si era liberato mentre lui spingeva gentilmente la sua schiena per stringerla meglio. Lei fece del suo meglio per riflettere il suo entusiasmo, ma sentì che il suo sorriso non raggiunse I suoi occhi. Lui la guardò con fare interrogatorio e lei pensò svogliatamente alla prima volta in cui lui cominciò ad essere capace di studiarla con un solo sguardo, e quando quegli stessi sguardi cominciarono a sostituire le parole. Lei rapidamente scansò I suoi occhi indagatori per accogliere gli altri.

“Esther”, accennò col capo in modo delicate, “Rex“, lei riconobbe, decisamente in modo meno elegante.
Come sta tuo padre? Esther chiese delicatamente.
“L’abbiamo portato fuori, e questo è l’importante.” Lei rispose severamente. Per fortuna lei close il consiglio di non proseguire ancora.
“Allora sei pronta per essere sostituita” lei disse.
“Non ancora,- Jack disse.- vorrei scambiare due parole in private con Gwen”.
Senza dire più nulla, lui la prese per il braccio e la portò fuori dall’appartamento, sopra le scale che portavano al tetto.
Cosa sucede con te e con i tetti?, pensò con dispetto. Questo è l’elemento drammatico o ti piace soltanto perché ti ricorda che sei invincible?
Lui la guardò confuso per un lungo momento mentre lei stave per scoppiare, e si allontanò da lei di qualche passo. “Non sono più invincibile, Gwen” disse con aria abbattuta.

Improvvisamente lei si ricordò della terza parte che testimoniava la loro conversazione e camminò frettolosamente verso di lui, posando la sua mano sul suo braccio per calmarlo prima che divelasse altri segreti. Ma di certo loro lo sapevano. Per quale altro motive avrebbero dovuvo volerlo così dannatamente?
“shh, shh. Scusa non intendevo farlo”, lei cercò di zittirlo gentilmente.
Comunque, ciò che disse in seguito le fece realizzare che nonostante il suo agitarsi continuamente tra tagli e lividi, questo non era un motive per cui lui fosse andato in pezzi.

“Per la prima volta da quando ci siamo incontrati, ho finalmente qualcosa da offrirti.”
“di che stai parlando Jack”” lei chiese con circospezione, facendo un passo indietro, ma lui le prese le braccia e la sbattè contro il muro in modo quasi disperato.
“la vita, la morte, noi!” disse passionatamente. Lei stava per dirgli di essere pazzo quando lui disse: “ non ho mai capito fino ad adesso… essere mortale.. tutto sembra così urgente! Il sapere di poter morire, e non voglio sprecare un altro secondo che ho con te” le due bocce si scontrarono in un bacio così violento nella sua passione che tutti i pensieri imminenti semplicemente si scioglievano nel calore del suo abbraccio. Chi sa quanto tempo rimasero l’uno tra le braccia dell’altro, assaporandosi e gustandosi… probabilmente un secondo per ogni volta che pensavano cosa sarebbe stato concedersi l’un l’altro… ed era incredibile.
Sembrava giusto, troppo giusto…

Sentendo che il momento era troppo bello per essere vero, Gwen si allontanò in modo riluttante. Il secondo in cui aprì i suoi occhi, lei sussultò al nuovo messaggio che giaceva accanto a loro due.
E’ ora.
 
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